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la patata
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note botaniche

La patata, il cui nome scientifico corrisponde a Solanum tuberosum, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Solanacee che si distingue in base ai caratteri botanici e al patrimonio cromosomico. I tuberi, che rappresentano la parte commestibile, si formano all’estremità di getti sotterranei ramificati, chiamati stoloni, che hanno una forma allungata e rotondeggiante, liscia, con buccia di colore giallo o rosso violaceo. Le foglie sono di media grandezza e hanno un colore verde, glabre nella parte superiore e pelose in quella inferiore. I fiori, riuniti a grappoli, hanno un calice verde e una corona bianca o rosea formata da cinque petali. Il frutto è una bacca carnosa, prima verde e poi scura, tondeggiante, contenente numerosi semi piccoli, appiattiti.

La patata è una pianta perenne, ma la si coltiva come annuale. La moltiplicazione avviene per tuberi, che possono essere interrati interi o sezionati in più pezzi, ognuno con almeno due gemme, chiamate “occhi di patata”. Il ciclo di vegetazione varia a seconda della varietà: per quelle precocissime possono bastare 70 giorni, per le tardive possono essere necessari 150 giorni.
La semina avviene in dicembre per le varietà primaticce e la raccolta in aprile, mentre per quella normale avviene a marzo/aprile con raccolta in agosto.
La concimazione deve essere ben equilibrata nei tre elementi fondamentali: azoto, fosforo, potassio.
La germinazione dei tuberi avviene ad una temperatura minima di 7°C, la fioritura a 14°C e la maturazione, invece, avviene ad una temperatura ideale intorno ai 17°C.

Le varietà coltivate sono molto numerose e si distinguono principalmente a seconda dell’utilizzo, in base alla durata del ciclo vegetativo (novelle o tardive), e ancora in base alla forma e al colore del tubero e della sua buccia.

I quattro tipi di patate, più comunemente disponibili in commercio, sono i seguenti:

- Patata a pasta bianca
La polpa è farinosa e si spappola facilmente in cottura. Per questo sono indicate per la preparazione di purè, crocchette, gnocchi...
- Patata a pasta gialla
La polpa è compatta, ideali sia per essere fritte che per le insalate di patate e cotte al forno. La colorazione giallognola è data dalla maggior quantità di carotene presente.
- Patate a buccia rossa
La polpa è molto soda. Solo recentemente sono state immesse sul mercato ma hanno riscosso subito molto successo, poiché migliori per la frittura e la cottura al forno o al cartoccio.
- Patate novelle
La polpa è acquosa e la buccia molto sottile. Si chiamano così perché raccolte ad uno stadio di maturazione non completa. Si consigliano bollite e mangiate con la buccia.
Si possono riunificare in due grandi gruppi: le patate a pasta gialla, sode, e le patate a pasta bianca, più farinose e morbide.

In Italia, le più conosciute a pasta gialla sono:
- la primaticcia di Pisa
- la quarantina di Chioggia
- la quarantina di Entracque o piemontese
- la gialla di Avezzano
- la tonda precoce

Tra le più note a pasta bianca, sono:
- la biancona di Napoli
- la bianca di Brianza
- la ragis
- la fiocco di neve
- la bianca di Como
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